M. il figlio del secolo di Antonio Scurati

M. il figlio del secolo di Antonio Scurati

Gennaio 31, 2020 0 Di beppe orlando

Il libro di Scurati non ti parla di Storia, ti ci porta, per vederla, di persona. Inizi a leggere e subito ti trovi catapultato indietro di un secolo quasi il libro fosse una sorta di macchina del tempo . In quell incipit in prima persona plurale presente: “Affacciamo sulla piazza di Santo Sepolcro…” cogli un coinvolgimento personale che non ti abbandonerá più e senti di essere anche tu un protagonista di una storia che inizia in quel preciso istante come se non fosse già accaduta nel passato.

Da quel brodo primordiale fatto di reduci fanatici e sopravvissuti , ha inizio l’esperimento fascista e da quel momento in poi sei immerso totalmente negli avvenimenti che hanno portato alla sua affermazione, sei dentro al pensiero dei protagonisti, Mussolini in primis. Li senti e li vedi anche perche il libro sembra quasi un montaggio ed i capitoli le varie puntate di un film. Ma da quel momento l’autore intraprende (anche a rischio di apparire indulgente nei confronti del fascismo) quello che forse è il vero esperimento svelando il vero scopo del libro: raccontando la storia con gli occhi dei protagonisti, l’oggetto di questo esperimento diventi tu lettore calato dentro la bestia e costretto a coabitare con il suo pensiero in balia delle sue (non nascoste) fascinazioni ma libero di giudicare anche mettendo in gioco le tue convinzioni, per dimostrare che solo così, vivendo il fascismo per quello che è stato veramente, senza nascondere nulla, si compie un’opera di autentico rinnovamento dell’antifascismo liberandolo dalle ragnatele della retorica .

E’ per questo che nell’assegnare un genere a questo libro che è un po tutto: romanzo storico e saggio, aggiungerei anche il romanzo di formazione, del lettore però’