
L’Antifascismo non è un partito
Può un paese democratico, compiutamente democratico, dividersi sull’aggressione ed il pestaggio, ai danni di un gruppo di studenti, avvenuti davanti ad un Liceo classico e sulla conseguente lettera agli studenti inviata dalla Preside di quell’Istituto e imperniata sui valori dell’antifascismo? Può un atto così violento, le cui modalità rimandano quasi agli assalti compiuti dai Drughi di Arancia Meccanica, essere declinato in scontro politico, assegnandogli così, di fatto, una certa qual forma di legittimazione?
Perchè la destra, che sia al potere o meno, ogni qualvolta si fa professione di antifascismo assume una postura difensiva e parte al contrattacco? È solo un riflesso pavloviano o nasconde un nervo scoperto rivelatore, più di altro, della propria vera natura? Quando un esponente di primo piano del partito di maggioranza, in tivù, sostiene che l’aggressione agli studenti non può essere definita squadrismo, nè tantomeno fascista, in realtà non prende le distanze nè da uno nè dall’altro: dice solo che il fascismo nell’episodio in questione non c’entra, non ne ha la paternità, legittimandolo nel proclamarlo innocente. Per prenderne le distanze davvero avrebbe dovuto dire il contrario, che l’aggressione violenta è fascista nelle motivazioni e nelle modalità: solo accusandolo il fascismo, lo delegittimi e lo dichiari altra cosa da te.
L’ antifascismo non è un partito. L’antifascismo é schierarsi contro la violenza squadrista ed il razzismo, lo stato di polizia e la limitazione delle libertà, compresa quella di insegnamento, la soppressione dei diritti e la concentrazione dei poteri , l’indottrinamento e la riscrittura della storia. L’antifascismo non è schierarsi contro un pensiero legittimo, ma difendere la dignità dell’essere umano e tutelarne le libertà, sancite dalla nostra Costituzione. Ma allora, perché invece viene letto dai partiti di destra come una loro delegittimazione? Perché il ministro dell’Istruzione e del Merito (..), che sulla Costituzione ha giurato, mentre non ha proferito verbo dopo l’azione squadrista compiuta da elementi vicini all’area giovanile del partito della Meloni, ha ritenuto invece di intimidire la Preside rea di aver ricordato ai propri studenti i valori dell’antifascismo, cioè ciò che si insegna a scuola e che quanto è accaduto ha reso più attuale che mai?
Sono domande che necessitano di risposte chiare ed urgenti. E’ in grado la Destra Italiana di fornirle e di chiarire la propria natura? E’ solo (si fa per dire) un problema “culturale” o la Destra Italiana è innervata (ancora) da inconfessabili pulsioni autoritarie e antidemocratiche mai sopite davvero?
Chiaro e condivisibile in ogni parola. Chi nasce tondo…..
Interrogativo più che legittimo, a cui purtroppo non vogliono dare risposta. Condivido ogni parola.
Questo governo deve cadere velocemente.