Hildegart – La Vergine Rossa  – un film di Paola Ortiz

Hildegart – La Vergine Rossa – un film di Paola Ortiz

Aprile 5, 2025 0 Di beppe orlando

Sullo sfondo di una Spagna che, nei primi anni ‘30 del Novecento, abbraccia, seppur provvisoriamente, la Repubblica, il film di Paola Ortiz ci racconta la parabola, vera e poco conosciuta, di Hildegart Rodrigues che, enfant-prodige e “donna del futuro” , sembra proprio un personaggio inventato dalla Storia e catapultato nel passato per germinare quel processo di emancipazione femminile che, nel tempo a venire, avrebbe prodotto lo sgretolamento delle certezze e delle convenienze della cultura patriarcale.

Frutto di un “progetto” femminista di tipo eugenetico, elaborato fin dai primi dettagli e portato avanti in maniera maniacale e senza sosta dalla madre Aurora, Hildegart, nelle intenzioni della sua creatrice è destinata a diventare il primo “ prototipo” di donna del futuro, libera ed autonoma dall’uomo e caratterizzata da una profonda istruzione, impartita dalla stessa madre, realizzandone in questo modo l’indipendenza totale.

Ma il disegno di Aurora è viziato da un feroce antagonismo e rifiuto verso gli uomini, in una sorta di solipsismo femminile che diventa arroccamento a difesa di una purezza carnale ed intellettuale di tipo monastico, per assicurare la quale il progetto “educativo” ,nonostante sia volto a rendere la donna libera, vira “necessariamente” in chiave autoritaria e dispotica, realizzando così l’ossimoro della privazione della libertà personale in nome della libertà stessa.

Hildegart, che inizialmente accetta le privazioni alle quali viene sottoposta come necessarie ed inevitabili per raggiungere la perfezione del modello femminile ideato dalla madre , riesce effettivamente ad acquisire una profonda conoscenza di diverse discipline, oltre a saper parlare diverse lingue già all’età di 10 anni. A 17 anni è già laureata in Giurisprudenza e pubblica i suoi primi scritti. In seguito si iscriverà , prima donna, al Partito Socialista, diventandone in breve tempo una leader indiscussa ed acclamata oltre che apripista della partecipazione femminile alle lotte politiche.

Ma qualcosa ad un certo punto si rompe nei piani predisposti dalla madre ed il modello di donna indipendente e libera , costruito sull’ impegno e la cieca dedizione agli insegnamenti claustrofobici materni, inizia lentamente ad incrinarsi (felicissima l’ intuizione della statua che si crepa ad ogni percezione di ribellione ) a causa del fattore umano, di una “debolezza” non prevista dalla creatrice del progetto, e così Hildegart “costruita” alla stregua di un umanoide docile e obbediente, si rivelerà, al contrario, capace di un autonomia e di un’affettività che la porteranno inevitabilmente ad una drammatica ribellione.

Ed è in questa in questa frattura tra la creatura e chi l’ha plasmata e che mette a nudo le contraddizioni di un femminismo ridotto a dogma intoccabile (l’amore ci rende schiave ..), così simile alle ideologie che finiscono per tradire se stesse e chi in esse ha creduto, il senso ultimo del film : “Vuoi possedermi come gli uomini possiedono le donne, per il tuo proprio interesse, io non sono di nessuno” dirà Hildegart alla madre, individuando così nella dinamica del possesso l’architrave di ogni sottomissione.

Un film davvero interessante e potente nella sua drammaticità ben retta dalla intensa recitazione e che ha l’ulteriore pregio di farci conoscere un personaggio ed una storia quasi irreali. Una Storia che non solo si è rivelata di fatto pioniera delle istanze femminili, ma sembra anche sfiorare temi che, come l’Eugenetica e l’ Intelligenza Artificiale, hanno a che vedere con la manipolazione e la creazione di nuove forme di “vita”, oltre che svelare efficacemente i meccanismi del sempiterno inganno di chi, in nome della libertà, la nega.

Disponibile su Prime Video