La Caverna di Meloni
Come nella famosa allegoria “platonica” del mito della Caverna, che racconta della rappresentazione ingannevole della realtà, la Destra al potere, mentre arranca nell’affrontare e trovare soluzioni ai problemi economici e sociali del paese, limitata nella sua azione dalle promesse elettorali trasformate in dogmi e priva di una visione complessiva ed articolata della società, preferisce “mandare in onda” una diversa rappresentazione della realtà.
Ridotti, come gli abitanti di quella caverna, a “non vedere” il mondo fuori, finiamo per considerare reale ciò che reale non è. Grazie alla narrazione “pilotata”, scopriamo che il nostro paese é sotto attacco e lo è da differenti fronti, svelati di volta in volta, dinnanzi allo sconcerto e alla sorpresa di chi invece (che ingenuo!!) era concentrato sulla situazione economica aggravata dall’aumento dei prezzi e dall’arretratezza del paese che rischia di vanificare l’occasione del Pnrr.
Che allocchi, e colpevoli, che sono quelli di sinistra. Dove erano mentre i rave party si impadronivano delle nostre città trasformandole in altrettante Sodoma e Gomorra? Dove erano, mentre la Magistratura in combutta con la stampa (di sinistra ovviamente) intercettavano e,pubblicavano di tutto e di tutti? Mentre era in corso la presa del potere da parte della galassia anarchica? Dove erano , mentre nelle permissive scuole di sinistra, si diffondeva la pericolosa cultura “gender”? Mentre le nostre frontiere venivano assalite da pericolosi mussulmani armati fino ai denti?
Già, dove erano, quando questa destra revanscista, fiera ancora di un passato sconfitto dalla storia, coinvolta con alcuni suoi epigoni nelle trame più oscure della repubblica, ha sconfitto una sinistra divisa sul nulla? E dove saranno, quando proverà a liberarsi dell’ultimo ostacolo (Presidente della Repubblica), in cambio della definitiva rottura dell’unità d’Italia?