Se la politica abbraccia l’Algoritmo

Se la politica abbraccia l’Algoritmo

Gennaio 12, 2023 0 Di beppe orlando

Papa Francesco lo chiama “chiacchericcio, arma letale che divide ed uccide” , ma sull’argomento la classe politica tutta tace. L’informazione “cucita” su misura e confezionata dagli algoritmi della rete e dei social, rischia di fagocitare definitivamente, in una sorta di loop lisergico, quel che resta di una politica sempre più scontro tra fazioni. Quanto accaduto due anni fa a Capitol Hill e ieri a Brasilia costituisce un serio monito per tutti gli attori della politica, elettori compresi: quello con i social rischia di essere un abbraccio mortale.

L’informazione è un luogo non secondario della politica, è il luogo della sua rappresentazione, del suo raccontarsi. È tramite l’informazione infatti che l’atto politico si trasforma in un “prodotto finito”, realizzando di fatto la sua sostituzione con la notizia che a questo punto diventa detentrice di un potere dalla valenza costituzionale, quello di indirizzare l’opinione pubblica. A creare il consenso quindi non è tanto l’atto politico in sè, ma la rappresentazione che ne fa l’informazione.

Ecco perchè l’informazione è cosí importante, ma sembra che della delicatezza della materia e degli effetti distorsivi che un’informazione ingannevole può portare al sistema democratico, siano consapevoli solo quelli che, proprio la Democrazia si prefiggono di abbattere.

Se non vogliamo trasformare la politica in un’incomprensibile torre di babele occorre porsi finalmente il problema del rapporto tra politica ed informazione e prendere il toro dei social per le corna, magari vietandone l’uso, se non per fini personali, alla classe politica e la rete non può trasformarsi in una Zona Franca, un mondo parallelo esente dalle regole che vigono nel mondo reale, a cominciare dall’anonimato.