Viaggio in Borgogna

Viaggio in Borgogna

Maggio 31, 2025 0 Di beppe orlando

Lo ammetto: ho un debole per la Francia. So di essere in minoranza perché in genere quel paese suscita in molti  italiani un sentimento contrario. Credo  però che il motivo alla base del mio e del loro sentire sia lo stesso e cioè che la Francia ha quel qualcosa che vorremmo fosse anche patrimonio nostro. Un punto di vista che si può tradurre tanto in malcelata ammirazione, come nel mio caso, o al contrario, in una  sorta di trasposizione,   percepito come un atteggiarsi altezzoso ed arrogante. 

Potevo quindi, date le premesse, perdermi un viaggio nella Francia “profonda” ed assaporare le atmosfere brumose e soffuse di quella melanconia che è anche postura dell’anima, tipiche dei racconti di Simenon per esempio? o per rimanere ai giorni nostri, la Francia intimista raccontata da Valerie Perrin che proprio in Borgogna ha ambientato due libri di grandissimo successo come “Cambiare l’acqua ai fiori”;e “Tatà”? E il fatto che la via per tornare finalmente in Borgogna dopo tanti, troppi anni, e risvegliare ricordi mai sopiti del tutto, fosse rappresentata da un inaspettato corso di enologia e relative visite e degustazioni presso le più rinomate cantine , rendeva , a maggior ragione, questo viaggio un’occasione doppiamente imperdibile.

La Borgogna che trovammo e che ci accolse al nostro arrivo, verso sera, a Beaune, era avvolta da nubi basse ed una fitta pioggerellina, e questa sarebbe stata una costante della nostra piccola vacanza. Ma lungi dal “rovinare” i nostri piani, quelle condizioni atmosferiche, al contrario, non fecero che accentuare, nei giorni a venire, insieme alle testimonianze ricche di storia che ci circondavano, la sensazione di essere come trasportati in un tempo sospeso, in una specie di bolla temporale, realizzando cosí quella particolare condizione di sospensione del reale, che rende speciale ogni viaggio. Un viaggio reso ancora più etereo dai compagni di viaggio dal nome esotico che avremmo conosciuto cantina per cantina : Chevalier Montrachet, Creman Patriarche,Saint Romain,Rully 1.er Cru,Meursalt blanc, Santenay, Beaune 1er Cru, Nuits Saint Georges 1er Cru, Petit Chablis Les jeunes terres,Petit Chablis Les Plantes, Aligotè Bouzeron Les Trois, Rully La Cree,La Fortune Cotê Chardonnaise,Les Boussieres

I giorni volarono e arrivò il momento del ritorno. Lasciammo in Borgogna qualcosa di noi, ma qualcosa di quella terra c’è la porteremo sempre dentro e ora, a distanza di qualche mese, se penso a quei giorni non posso non ricordare quanto sia stato prezioso ancora una volta il contributo culturale e non solo riferito al mondo del vino, del nostro “ Virgilio” , Antonio Del Giacco , che come il poeta latino si dimostra sempre una guida instancabile e che insieme a Marina, traduttrice istantanea oltre che preziosa operatrice turistica e a Giuliano, l’organizzazione fatta persona, ci hanno regalato questo piccolo sogno.