Se la cattiveria e la paura diventano Legge

Se la cattiveria e la paura diventano Legge

Agosto 22, 2024 2 Di beppe orlando

Distillare i principii di giustizia e di uguaglianza dalla Legge; snaturarla al punto di renderla qualcosa di diverso e trasformarla così nel suo contrario, celebrando l’ingiustizia e istituzionalizzando la diseguaglianza. Una legge “illegale” che viola quella suprema dell’umanità richiamata dall’art.3 della nostra, tanto bella, quanto disattesa, Costituzione: “…eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso,razza,lingua,religione …”.

Chi pensava che legge e giustizia fossero naturalmente sinonimi si deve ricredere e il passato è lí a testimoniarlo. Oggi è il discoscimento dello status di rifugiato con la revoca della protezione internazionale, ieri erano le leggi razziali che in comune hanno, oltre all’albero genealogico, l’effetto di annullare la dignità della persona, di cancellarla con un semplice tratto di penna.

Che importanza vuoi che abbia e a chi importa poi se tu, da anni, hai un lavoro regolare e paghi le tasse a quello (stesso) Stato che prima ti accoglie come rifugiato e poi ci ripensa. Una legge lava l’altra, no? Oggi esisti, domani non più. Come riesce facile a quelli che si riempono la bocca di Dio, Patria e Famiglia essere nel contempo crudeli e disumani!! Forse perchè il loro Dio, la loro Patria e la loro Famiglia non servono ad unire e a riconoscerci tutti uguali, ma solo a distinguere e dividere. Sono degli abiti da indossare e delle parole d’ordine da pronunciare per poter far parte di un consesso che altrimenti ti esclude, ti cancella. La loro non è una società di essere umani ma di iscritti, una società a numero chiuso, un club ad inviti.

Ogni esclusione si giustifica sempre con una mancanza di requisiti, ma se riduciamo a requisito ciò che fa di ogni essere umano una singolarità, che ci fa uguali nella diversità, allora ogni esclusione diventa discriminazione, un’azione liberticida, crudele e disumana, un crimine contro l’Umanità . Privandoli del diritto ad esistere si riducono gli esseri umani “difettosi” ad ombre smarrite e vaganti, a “viventi-morti”.

Si discute sovente se sia corretto associare al Fascismo certe politiche di questa Destra, se il nostro paese corra dei seri rischi in questo senso o se invece siano,queste, solo ipotesi fuorvianti e fuori tempo. I fascismi del Novecento avevano in comune l’ossessione di creare un’identità collettiva fondata sull’esclusione, sull’annullamento delle diversità viste come ostacoli alla purezza identitaria. Una purezza però che può continuare ad esistere solo nutrendosi del suo contrario e da lí la necessità di individuare il nemico, il “difetto” da “asportare” dalla società alla stregua di un’ operazione chirurgica . Un’identità malata che nutrendosi della stessa malattia non poteva che produrre gli effetti nefasti che conosciamo.

L’ossessione di una purezza identitaria e la conseguente operazione di “pulizia” sono il fondamento di ogni fascismo, vecchio e nuovo, anzi SONO il Fascismo, a prescindere dalle forme, dai simboli e dal nome che esso può assumere, e non nascono dal nulla, nascono dall’uomo, dalle sue paure che opportunamente blandite ed instradate possono portare all’adesione massiva a politiche sicuritarie e di “pulizia” .

Il pericolo di derive di questo tipo esiste ed esisterà sempre finchè esiste l’essere umano. Il combinato disposto tra crisi societaria (economica e morale ), politici senza scrupoli, paure reali e indotte e democrazie deboli può creare l’humus ideale per l’insorgenza di un’ideologismo identitario accolto come soluzione di tutti i mali.

Sta a noi tenere la guardia alta.